. Révolution and . Leblond, Giambattista Marino et ses imprimeurs-libraires parisiens, pp.1738-1809, 2010.

. Baptiste-capit and . Turnhout, suo testamento, col quale si donava a Saint-Victor la raccolta libraria dello studioso Assai precise le condizioni: il dono di tale biblioteca, «consistant en tous ses livres généralement quelsconques, tant impriméz que manuscript, cartes, stampes, tailles douces, figures [...] et généralement tout ce qui compose le corps de sadicte bibliothèque», è fatto «à condition que les gens d'estude auront la liberté d'aller estudier en la bibliothèque de St-Victor, où il ordonne icelle sienne bibliothèque estre conservée au meilleur ordre qu'il se pourra»; per ovviare a tale richiesta, al testamento si aggiunge un congruo donativo. La sosta presso tale biblioteca è certificata, anche per l'esemplare in esame, dalla presenza sul frontespizio di un timbro circolare in inchiostro nero che riconduce a Saint-Victor, «BIBL. S. VICT.»). 12 Varrà la pena ricordare che un esemplare della seconda edizione della raccolta curata dal Domenichi (Rime diverse di molti eccellentiss. auttori nuovamente raccolte. Libro primo, con nuova additione ristampato, In Vinetia ora conservato presso la Bibliothèque Nationale de France di Parigi con segnatura Rés P?Yd?136 (1-2), appartenne a Pierre de Ronsard, pp.406-408, 2001.

R. Lébegue and U. Volume-de-vers-italiens-annotés-par-ronsard, in Dynamic Translations in the European Renaissance La traduzione del moderno nel Cinquecento europeo Atti del Convegno internazionale 13 Nella bibliografia al riguardo, che si sta facendo cospicua, basti il rimando a Ursula BaurmeisterAmboise à Fontainebleau: les imprimés italiens dans les collections royales au XV e et XVI e siécles, in Passer les monts. Français en Italie, l'Italie en per i figliuoli di Lorenzo Torrentino et Carlo Pettinari compagni, 1566 (colophon, c. V8r: «In Firenze, Appre??o i Figliuoli di Lo-| renzo Torrentino, & Mae | stro Carlo Pettinari | Compagno. | [foglietta]). L'edizione ha CNCE 17571. La copia, segnata 8-BL-30667, reca uno degli esempi più tipici di legatura La Vallière, una pergamena rigida con costola ricoperta da una porzione di pelle rossa decorata a fregi in oro e, in due riquadri filettati in oro, il titolo in lettere dorate. Sul frontespizio vedo traccia di una nota di possesso antica vigorosamente lavata. L'indicazione apposta a penna sul verso della seconda guardia anteriore («Cat. de Nyon, 10900») rimanda a Nyon, III, n. 10900 p. 321, Annibal Caro in Francia (1553-1560) Vinegia, appresso Gabriel Giolito de' Ferrari, 1558 (CNCE 6345, pari a Bongi, II, p. 52). L'esemplare dell'Arsenal, segnato 8-BL-29261, reca sul verso della guardia anteriore la nota «Cat. de Nyon, n° 10565», che permette di identificare l'esemplare con quello registrato in Nyon, III, n. 10565 p. 289. Ancora valida l'indicazione «v(eau) f(auve) d(oré) s(ur) t(ranches)», che coincide con la legatura ancor oggi visibile, lasciando intendere che si tratti ancora della legatura originaria della collezione La Vallière. 45 Arrigo Cornelio Agrippa, Della vanità delle scienze, tradotto per m. Lodovico Dominichi [sic] [...], In Venetia, [s.e.], pp.301-346, 1951.

L. Ha and C. , attribuzione alla tipografia del Pincio e sull'eventuale coinvolgimento del Doni, suggerito da una caratteristica marca tipografica rinvenibile sul frontespizio Simboli e vicende tipografiche doniane, in Dissonanze concordi. Temi, questioni e 50 Lodovico Domenichi, Dialoghi [...] cioè d'amore, della vera nobiltà, de' rimedi d'amore, dell'imprese, dell'amor fraterno, della corte, della fortuna et della stampa, ). L'esemplare in esame, quello segnato 8-BL-32487 della Bibliothèque dell'Arsenal, reca sul risguardo l'indicazione a penna «Cat. de Nyon, n° 11992», che permette di identificarlo con quello indicato in, pp.28-1562, 17560.

S. Dialoghi-cfr, . Gigliucci, and I. Virtù-e-furti-di-lodovico-domenichi-voll, il signor FLONCEL, zelatore ardentissimo delle lettere italiane, non risparmiò cure, pene o dispendio per innalzar all'onor loro, in mezzo alla Francia Catalogo della libreria Floncel, o sia de' libri italiani del fu signor Alberto-Francesco Floncel Sommarie indicazioni biografiche sul personaggio nella breve voce a lui dedicata da Y. Destianges in Dictionnaire de biographie française Sous la direction de J. Balteau et alii, Paris, Librairie Letouzey et Ané, 33 voll XIV, col. 83. 52 Per quel che concerne l'esemplare dei Dialoghi domenichiani, l'appartenenza alla collezione Floncel è accertata dal cit. ex libris cartaceo, incollato sul verso del frontespizio; l'esemplare va dunque identificato con quella registrato in Giuseppe Gabriello Cressonnier, Catalogo della libreria Floncel, I, n. 4939 p. 353. Altre edizioni curate dal Domenichi, già appartenute al Floncel 7966: in futuro si potrà cercare di identificare le singole copie nelle principali biblioteche francesi. 53 Cfr. in merito Martin, Histoire de la bibliothèque de l'Arsenal Si noti, in ogni caso, che alcuni libri erano stati messi all'incanto dallo stesso Luzarche poco prima della sua morte, come testimonia il Catalogue des livres rares curieux et singuliers en tous genres, bien conditionés et des manuscrits anciens composant la bibliothèque de m, dalla sua prima gioventù infino agli ultimi suoi giorni voll. Non so dire quanti di questi volumi coincidano con la raccolta poi confluita all'Arsenal. 54 Lodovico Domenichi, Historia varia [...], nella quale si contengono molte cose argute, nobili e degne di memoria [...], in Vinegia, appresso Gabriel Giolito de' Ferrari Segnato 8-NF-5234, l'esemplare in esame reca sul risguardo anteriore l'ex-libris del Luzarche, che ricorda l'appartenenza alla «Donation de M me V ve Luzarche | selon le voeu de son fils Robert | 1874.». Non mi sono noti studi sul Luzarche e sulla sua raccolta, pp.88-96, 1317.