. Di-cui-fornisco-gli-estremi-in-trascrizione-diplomatica-una-ricca-cornice, D. M. Orlando-fvrioso-|, . Lodovico, |. Ariosto, |. Tvtto-ricorretto et al., Autore, descritta dal Signor Giouan Battista Pigna, | Gli scontri de' luoghi mutati dall'Autore doppo la sua prima impressione. | Il Vocabolario di tutte le parole oscure, Et altre cose vtili e necessarie. | AGGIUNTAVI in questa Seconda impreßione la Dichiaratione di tutte le | Istorie, et Fauole toccate nel presente libro, fatta da M bottega d'Erasmo. | M D L V I I I. Per questa edizione vd, ha dato qualche indicazione Luca DEGL'INNOCENTI nel volume Paladini di carta. La cavalleria figurata, a cura di Giovanna LAZZI. [Catalogo della mostra bibliografica di, pp.43-103, 1933.

A. Margine-di-questa-ottava, Ariosto, nel tracciare il viaggio di Astolfo dall'isola di Logistilla fino all'Egitto, ricorda anche il suo passaggio nell'Arabia, il postillatore trascrive i primi quattro versi della prima delle Stanze del Bembo (I, 1-4: «Ne l'odorato et lucido orïente, Là dove il vago et temperato cielo De la felice Arabia, che non sente, Sì che l'offenda, mai né caldo né gelo, Oltre a confermare una dimestichezza con la lirica bembiana, tale indicazione, che non vuole stavolta suggerire geniture testuali , permette anche di valutare come nella formazione di un lettore cinquecentesco i due nomi di Ariosto e di Bembo fossero assai vicini per quel che riguarda lo sviluppo poetico di un topos letterario

. Per-quanto-circoscritte, le questioni sollevate dall'esemplare riccardiano permettono forse di entrare nel vivo dei problemi costeggiati all'interno di queste pagine: come veniva letto l'Orlando furioso? Quali reazioni ha suscitato e cosa ne hanno ricavato nel tempo i singoli lettori?

G. Venezia and . Giolito-de-'ferrari, 1548, c. 47r; ho visto l'esemplare della Bibliothèque Nationale de France, p.5881

A. Il-testo-È-citato-dalla-recente-edizione-curata-da, . Gnocchi, . Pietro, S. Bembo, G. Alessandro et al., Pur nell'impossibilità di fornire indicazioni più circostanziate sull'edizione fruita , la lezione vago del v. 2 sembre confermare che il postillatore citasse il testo sulla base della vulgata a stampa delle Stanze precedente all'edizione siglata da Gnocchi con D (Roma , Dorico, 1548) delle Rime bembiane, ché quest'ultima reca infatti la lezione puro. La lezione corretta che al v. 3 storna dal catalogo anche l'edizione pirata A, contenente gli Asolani e, in coda, una veste non autorizzata delle Stanze). Rimando in proposito alla nota filologica che introduce l'edizione Gnocchi, p.1522, 2003.